AIDA DE LA CRUZ- INTERVISTA ESCLUSIVA!

aida-de-la-cruz-00_ampliacionCANDELA , LA BELLA PASTICCERA, E’ UNA DELLE NOVITA’ DELLA SECONDA STAGIONE DELLA TELENOVELA. DONNA CON UN PASSATO DIFFICILE, DOPO LA MORTE DEL FIGLIO E DEL MARITO SI TRASFERISCE A PUENTE VIEJO, DOVE SI INNAMORERA’ PERDUTAMENTE DI TRISTAN.

TRA I DUE SBOCCERA’ A POCO A POCO , UN SENTIMENTO DI RISPETTO,VICINANZA E AFFETTO. INIZIALMENTE TRISTAN, ANCORA PROVATO PER LA MORTE DI PEPA,FARA’ FATICA AD ACCETTARE CHE IL SUO CUORE SIA ANCORA IN GRADO DI PROVARE CERTE EMOZIONI. MA CANDELA , CON LA SUA DOLCEZZA E COMPRENSIONE, RIUSCIRA’ A SCALDARE IL CUORE DEL TENEBROSO CAPITANO CHE SEMBRERA’ DESTINATO A VIVERE IL RESTO DELLA PROPRIA ESISTENZA DOMINATO DAL RANCORE NEI CONFRONTI DELLA VITA.

 

Aida de la Cruz nasce a Barcellona nel 1978 ed è nella sua città che muove i primi passi verso la recitazione. Studia teatro,interpretazione ma anche danza.

 

-Candela è la prima donna che farà battere di nuovo il cuore di Tristan. All’inizio è stato difficile entrare in questo ruolo, sapendo che il pubblico ha amato molto Pepa?

E’ stato un pò delicato più che difficile. Gli sceneggiatori hanno curato molto il personaggio di Candela. Mi dissero che il primo ad innamorarsi di me doveva essere il pubblico e non Tristan. Hanno fatto entrare in scena Candela in modo graduale. Certo il confronto è inevitabile , molta gente non vuole dare una seconda possibilità a Tristan, nonostante abbia passato 16 anni depresso.

 

– In cosa somigli al tuo personaggio?

Nell’essere sensata e assennata. Candela è una persona che pensa molto alle cose prima di farle e quando decide di agire va fino in fondo. Il mio personaggio si può definire una persona diplomatica e mediatrice e questa è una caratteristica che abbiamo in comune. Io però a differenza sua non sono ne così dolce e ne così riservata.

 

– Candela ha sofferto molto nel passato. Ci racconti la tua storia?

Candela in passato ha perso un figlio e si sente in parte responsabile anche se non fu colpa sua. Per salvarsi da una situazione di ingiustizia e violenza  che la faceva soffrire , scappò portandosi via il figlio ma il piccolo non ce la fece e lei si sentì colpevole di non aver saputo proteggerlo. Quella morte la traumatizzò molto.

 

-Tanti tuoi colleghi ci hanno confidato che siete una grande famiglia. Con chi hai legato di più?

Difficile, non so dirtelo. Siamo davvero una grande famiaglia. Passiamo insieme circa 12 ore al giorno e questo crea molta complicità.

Alex Gadea per esempio è una persona molto generosa ed è stato facilissimo lavorare con lui. Poi con Loreto Mauleon , Sandra Cervera,Adelfa Calvo , Ariadna Gaya.

Devo dire che con tutti c’è una grande sintonia.